RICERCA FOTOGRAFICA

ESTETICA E DIALETTICA

Nella mia vita ho scattato molto e il mio archivio che è digitalizzato dal 1997, registra almeno un migliaio di foto ogni mese.

Sono soprattutto foto ricordo: di famiglia, degli amici, uscite, visite a musei, gite, ecc.

Poi ci sono i ritratti familiari, le tante “quasi mamme”, i bambini, le coppie, gli oggetti d'arte, gli eventi.

Infine ci sono le foto cui tengo di più: quelle che faccio per desiderio, per esaudire bisogno di approfondire i temi che mi stanno a cuore.

La mia ricerca fotografica approfondisce due tematiche diverse, ma sono mossi da una spinta simile.

La spinta è a galleggiare sulla volgarità e sopravvivere alle brutture che l’età moderna ci costringe a vivere, guardare e sentire. La fotografia è una cura...

I due temi principali sono l’estetica e la dialettica, entrambe intese come un modo per stare meglio nel mondo.

L'estetica eleva e permette una catarsi.

La dialettica la intendo come un dialogo tra il genere umano che si esprime attraverso il mondo tangibile e il mio occhio. È un colloquio silenzioso per molti, fatto di una visione meccanica della fenomenologia umana. Ascoltare per restituire senso.

Con due direzioni così diverse il prodotto e il mezzo variano: per l’estetica lavoro in studio con una reflex Canon RP e spesso realizzo foto molto desaturate; per la dialettica a volte uso il cellulare Huawei P20 che porto sempre in borsa.

A volte le foto mi trascinano verso il “sunset style”, una tecnica in cui c’è un tripudio di colori, altre volte i miei scatti rimangono daylight o virano in B/N.