2010 she have a dream

2010 SHE HAVE A DREAM

FEMALE CUT Mostra collettiva al femminile tra fotografia, pittura e grafica

A cura di Maria Rosaria Basileo e Katia Ciocca.

15 maggio 2010, Centro Sociale Occupato Brancaleone, Roma

Elegantemente, la risposta è l’ironia.

Intendo le mie fotografie come uno studio di sociologia urbana eseguito col metodo del reportage; “strada facendo” dischiude un senso ulteriore, tendendo nella direzione dell’osservatorio permanente sulla Street Art.

Le tematiche che hanno attratto maggiormente la mia attenzione nella preparazione di questa rassegna sono cultura, etica, religione, humor e politica. Mi piace indagare sull’origine dei punti di vista, oltre il segno grafico operato, per fantasticare su tratti di personalità - simili o difformi - esplicitati in quel graffio.

Due i poli della mia ricerca: l’eleganza e l’ironia.

L’interesse per l’eleganza è intuitivo. Il mio spirito vi anela ineluttabilmente e cerca di continuo una sua incarnazione estetica e/o poetica.

Più difficile spiegare l’appeal dell’ironia. In generale mi hanno sempre affascinato le situazioni che provocano uno spiazzamento dalla logica ordinaria, con il conseguente stupore e abbozzo di sorriso, specie da quando ho identificato la capacità di far ridere come una sfaccettatura dell’intelligenza. “…È tant’amara ‘a vita” dicono a Roma (e giù di zucchero nel caffè).

Ho la mania per quei contesti che lasciano un interrogativo aperto, quelli che a volte ti lasciano così disorientato, che non sai neanche qual è la domanda che dovresti farti, ma sai che ne vorresti sapere di più.

Come i “...Ma che?!?!” di Jonathan Safran Foer: …Ma che cosa è?! …Ma chi è stato?! …Ma che vuol dire?! …Ma con chi ce l’ha?!...Ma che era successo, prima?! …E dopo?!

Il modo che preferisco per restare a galla tra la volgarità in cui sprofondiamo ogni giorno di più e gli inevitabili dolori della vita, è concedere uno spazio ed una dimensione all’ironia - tanto nella dialettica, quanto nella mentalità.

L’ironia come l’eleganza, contribuisce a dare il senso della misura e a mantenere l’equilibrio tra la percezione di sé e l’altro da sé.

Forse l’ironia, come l’eleganza, è una cura.


Testi didascalie 4 fotografie “grandi”

 

POLITIK / MASSIMA / IL VERO NEMICO… ROMA 04 (CM. 24.85 X 70)

 

ETICA / DIKTAT / FAI L’UOMO ROMA 05  (CM. 62.46 X 80)

 

CULT / DIKTAT / LEGGETE ROMA 06 (CM. 110 X 102,05)

 

TURNER, OGGI ROMA 09 (CM. 100X74) stampa da fotografia digitale su DIBOND di alluminio


 

Alcuni degli titoli delle 63 foto stampate su carta fotografica lucida :

 

ETICA / DIKTAT / QUASI FROMM O ESSERE NON APPARIRE BRINDISI 05  (CM. 20X 25 ca.)

RELIGION TALE / GOD IS B - SEX ROMA 06 (CM. 20X 25 ca.)

RELIGION TALE / POETRY / ERRANTI EROTICI ERETICI ROMA 06 (CM. 20X 25 ca.)

POLITIK / ICON / PSICO PAN NAPOLI 07 (CM. 20X 25 ca.)

CULT / POETRY / BOB DYLAN IN TRASTVR ROMA 08  (CM. 20X 25 ca.)



COMUNICATO STAMPA

Female Cut, in occasione della serata di chiusura del Brancaleone, propone una collettiva composta da 6 fotografe, 2 grafiche e 1 pittrice che si confrontano sul tema del corpo femminile.
La rosa espositiva è particolarmente varia e accosta reportage e ricerca, classicità e inventiva, individuando anche diversi linguaggi, dai più classici ai più innovativi che fanno dell'immagine una vera e propria forma d'arte.

La mostra, giocando con diverse tecniche e dimensioni, mette a confronto la differente percezione dell’identità femminile, facendoci riflettere sulla bellezza, tensione e sofferenza.

Parlare della creatività femminile organizzando una mostra riservata ad artiste con tecniche molto diverse ha il fine di prospettare una riflessione sulla notorietà storica e contemporanea delle donne nell’arte, indagando le tecniche usate e il contenuto non solo estetico dei loro lavori.

Nasce cosi un percorso di sguardi dedicato agli infiniti aspetti che compongono il mondo delle donne.

Donne che si trasformano, cambiano pelle, come Tea Falco che diventa una parete, per rappresentare la divisione di noi da noi stessi, annullando l’idea della bellezza del corpo per far restare solo l’anima;

cosi come i materiali recuperati dal quotidiano da Stefania Montorsi si trasformano perdendo la loro realtà oggettiva attraverso l’immaginario dell’artista.

Lo sguardo di Enza Procopio ci racconta passando dal filtro del suo obbiettivo voci, suoni, ed atmosfere evocate da una pioggia che diventa quasi irreale.

Mentre quello di Riccarda Rodinò, ha percorso le strade, carpendo segni e graffiti, per restituirci un reportage di “sociologia urbana” che ci colpisce per la spiazzante ironia.

Il percorso continua col lavoro di denuncia di Marzia Schirripa che ha indagato attraverso un triplice punto di vista sul drammatico tema della violenza sulle donne e il loro isolamento nella società;

al contrario le donne nate dalla china di Cristina Fabris sono donne erotiche, libere che ci parlano dei desideri umani al di là della morale, frutto della ricerca intrapresa dall’ artista sulle perversioni contemporanee

Veniamo proiettati nel fantastico mondo di Francesca Mariani che attraverso l’illustrazione ci racconta per immagini le sfaccettature del suo caleidoscopio creativo, derivate delle sue esperienze vissute ;

quello di Lucia Rodighiero ci avvolge con forza e sensibilità nelle sue immagini evocative e raffinate che fermano un istante pieno della sua poetica.

Nove artiste accumunate da un sogno, la possibilità del cambiamento, che credono che l’agire dell’opera d’arte nel tempo possa generare quell’ascolto che apre gli occhi al divenire di un mondo.

 

Cristina Fabris (in collaborazione con la galleria "Mondo Bizzarro")

Tea Falco

Francesca Mariani

Lucia Rodighiero

Riccarda Rodinò

Marzia Schirripa

Collettivo "b2me" costituito da:

Stefania Montorsi

Aurora Morelli

Enza Procopio

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